sabato 4 ottobre 2008

Sulla (giusta) scelta di Gomorra per gli Oscar 2009



“Gomorra”, il film di Matteo Garrone tratto dal best seller di Robert Saviano, è stato designato dall’Anica a rappresentare l’Italia agli Oscar. Sarà l'Academy di Los Angeles a decidere, il 22 gennaio, quale film straniero sarà effettivamente candidato all’Oscar. AGI

Come avete letto qui sopra, Gomorra di Matteo Garrone, ma forse è più giusto dire di Saviano, è stato scelto per rappresentare l'Italia all'edizione degli Academy Awards 2009. Ovviamente non è ancora detto se entrerà effettivamente nella rosa dei candidati reali (ricordo che nel 2007 sono stati vagliati 61 titoli e che solo 9 sono stati scelti). Se avete visto il film non potrete sicuramente aver fatto a meno di riflettere su questa notizia: la domanda più ovvia da porsi è se sia questo il film giusto per rappresentarci e rappresentare il cinema nostrano.
Io dico subito cosa penso, poi spiegherò: secondo me è stata una scelta azzeccata, sono sostanzialmente d'accordo.
L'unica critica che si può muovere è sull'italianità del film nel senso più stretto del termine: è chiaro che Gomorra nella sua impostazione di base non rientra nella media dei film italiani, sotto alcuni punti di vista. Non è ambientato in una situazione alto-borghese, non tratta di drammucci personali che assumono dimensioni epiche, non è patinato, e questo lo distingue nettamente da quello che nostro cinema, con alcune eccezioni, ci offre quotidianamente.
Questo è il punto. Non possiamo neanche lontanamente pensare che quello detto sopra sia un difetto, o di svantaggio nell'ambito della competizione, bensì dà una marcia in più a Gomorra.
Veramente pochi l'hanno notato, ma Gomorra è un prodotto impostato per una fruizione altamente internazionale: il premio vinto a Cannes ne è una prova evidente.
Gomorra non è un film strettamente corale, alla Altman, ma non può neanche essere definito a episodi singoli: Hollywood ha ricominciato ad apprezzare una struttura del genere, ricordiamo Crash di Haggis e i film di Inarritu, che hanno vinto valanghe d'Oscar.
Mancano poi i consueti dialoghi sterminati e sterili (anche se a volte piacevoli) dei 'soliti' film italiani, in favore di una buona dose d'azione e sangue che al pubblico non dispiace mai, soprattutto se americano; infine, la cosa più importante: parla di Mafia, della mafia italiana, quella di cui tutti (sto parlando di un pubblico internazionale) vogliono sentir parlare e quella che noi italiani così raramente raccontiamo. Sebbene consideri Gomorra un film abbastanza buono, qualitativamente, e niente di più penso che abbia dei presupposti più che validi per poter competere agli Oscar, e per avere un successo internazionale.

AGGIORNAMENTO 08/12/2008:
Gomorra di Matteo Garrone domina gli Efa, gli European Film Awards, conquistando i premi più prestigiosi: miglior film europeo, miglior regia, miglior sceneggiatura (Maurizio Braucci, Ugo Chiti, il neo-regista di "Pranzo di Ferragosto" Gianni Di Gregorio, Matteo Garrone, Massimo Gaudioso e Roberto Saviano, l'autore di questo best-seller sulla camorra), miglior fotografia di Marco Onorato e miglior attore, Toni Servillo. Quest'anno è lui Il Divo, per dirla con il titolo del film di Paolo Sorrentino (che era pòure in corsa), nel quale sempre l'attore napoletano è protagonista. [da l'Unità]




1 commento:

Anonimo ha detto...

Questo e puro e semplice favoreggiamento alla diffusione della mafia italiana