venerdì 8 gennaio 2010
The Horsemen (2009)
di Jonas Åkerlund
con Dennis Quaid, Zhang Ziyi
Il detective Breslin si trova ad indagare su una serie di inquietanti omicidi, che scopre essere legati tra loro dal libro dell'Apocalisse di Giovanni. Quattro assassini, quattro Cavalieri, e la catena porta a lui.
la maggior parte della critica ha visto in questo film il tentativo di continuare, forse di evolvere, quel filone horror tipico degli anni Duemila - di cui fanno parte Saw - l'enigmista e Hostel - che mira particolarmente ad impressionare. In realtà sono molto più appropriati dei collegamenti con un'altra opera, il mediocre 8MM - Delitto a Luci rosse di Joel Shumacher con Nicolas Cage, soprattutto negli aspetti legati alla psicologia del personaggio, approfondita (o almeno questo era il tentativo) al punto giusto, al contrario dei film sopra citati che seguivano un modello corale. Detto questo in questo film non c'è altro motivo di interesse, a parte forse chiedersi il motivo di una campagna pubblicitaria abbastanza massiccia per un prodotto del genere. Al di là del livello tensione, che bisogna ammettere che è buono e a volte riesce anche a montare discretamente, tutto il resto è da buttare. Dennis Quaid è al suo peggio, e gli attori che gli girano intorno fanno di tutto per superarlo in piattezza recitativa; la sceneggiatura è veramente pessima, dalla storia (gli assassini come i cavalieri dell'Apocalisse è troppo banale) ai dialoghi insulsi, da degli errori inconcepibili (vedi sospensione finale, senza aiuti), fino a un finale che ogni essere mortale spererebbe di non vedere mai. Le cadute nel ridicolo sono molto frequenti, e la morale che vorrebbe esserci sotto (il disagio giovanile, le brutture della vita) non vale nulla. Da evitare.
Giudizio: 3,5/10
Etichette: cinema
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